(sempre seduta, dirigendosi intenzionalmente a Marcello, il quale comincia ad agitarsi)
Quando me'n vo', quando men vo' soletta per la via
la gente sosta e mira,
e la bellezza mia tutta ricerca in me,
ricerca in me da capo a' piè.
Ed assaporo allor la bramosia
sottil che dagli occhi traspira
e dai palesi vezzi intender sa
alle occulte beltà.
Così l'effluvio del desìo tutta m'aggira
felice mi fa!
E tu che sai, che memori e ti struggi,
da me tanto rifuggi?
So ben: le angosce tue non le vuoi dir,
non le vuoi dir, so ben, ma ti senti morir!